Caratterizzazione ambientale di siti contaminati
La Caratterizzazione ambientale dei siti potenzialmente contaminati si configura come uno step fondamentale per i successivi interventi di bonifica e ripristino ambientale dei luoghi. L'intero processo è normato dal D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008 in vigore dal 13 giugno 2008 [e specificatamente dal Titolo V Parte IV], recante importanti modifiche al D.lgs 152/2006 in materia ambientale [GU 29 gennaio 2008] ove le modifiche sono riportate in rosso.
Il Piano di Caratterizzazione individua
compiutamente tutte le caratteristiche del sito, determina lo stato di
contaminazione delle matrici ambientali [suolo, acque sotterranee e
superficiali] nonché il modello concettuale che
schematizza i modi e l'entità dell'esposizione al rischio sanitario da
parte dei possibili ricettori umani e ambientali.
Si compone di un'attenta descrizione storica del sito (con particolare
attenzione ai processi produttivi presenti e passati, ad eventuali incidenti
o interramenti illeciti di materiale pericoloso, presenza di serbatoi interrati e tubazioni interrate); di un'analisi di
tutta la documentazione in possesso sia della Pubblica amministrazione che
dei proprietari al fine di indirizzare al meglio le risorse da mettere
in gioco per la successiva fase di approfondimento delle indagini sul campo.
Sulla base di tali considerazioni storiche e dall'analisi di eventuali indagini
precedenti viene sviluppato il Piano di Investigazione
Iniziale, un documento che, a seguito dell'approvazione degli
Enti competenti, costitusce la base per l'esecuzione di tutte le
indagini previste per l'attenta valutazione dello stato di
compromissione delle matrici ambientali.
I risultati del Piano di Investigazione Iniziale verranno infine illustrati e discussi in un documento denominato "Risultati del Piano di Caratterizzazione" che andrà a chiudere il procedimento di caratterizzazione ambientale del sito e costituirà il data base sul quale redigere l'eventuale Analisi di Rischio sitospecifica qual'ora si sia verificato il superamento delle CSC anche per un solo parametro.
I software GIS risultano uno strumento indispensabile per la gestione del complesso set di dati risultanti dalla caratterizzazione ambientale, inoltre i più comuni strumenti GIS sono dotati di tools per l'analisi spaziale dei dati e la restituzione grafica dei risultati per una immediata visualizzazione delle criticità sanitarie ambientali.
Campionamento delle matrici ambientali
Il campionamento delle diverse matrici
ambientali viene svolto da tecnici incaricati nel rispetto di quanto
previsto nell’Allegato
2 al Titolo V relativo alla Parte IV del D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio
2008 in vigore dal 13 giugno 2008.
La caratterizzazione, come detto, deve consentire la corretta ricostruzione dell'assetto litostratigrafico del sottosuolo,
fornire indicazioni inerenti alla presenza di acquiferi, determinare direzione e intensità del flusso di falda e, non da ultimo,
deve fornire tutti i dati qualitativi relativi al potenziale inquinamento presente nei suoli e/o nelle acque sotterranee.
All'interno del Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera, come nel resto dei S.I.N. dislocati sul territorio italiano,
l'intero iter procedurale è presieduto dal Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare nel rispetto di quanto previsto dall'art. 252 del T.U.A..
La caratterizzazione ambientale va svolta con criteri più restrittivi in riferimento alla potenziale presenza di contaminanti molto
tossici in quantitativi pericolosamente elavati.
Per quanto riguarda le procedure di certificazione di avvenuta bonifica
previo controllo di pareti e fondo scavo il
riferimento rimane la D.G.R.V. 2922 anche se
integrata da quanto contenuto nelnuovo protocollo
APAT-ARPAV-ISS - Proposta di integrazione del “Protocollo
Operativo” per il campionamento e l’analisi dei siti contaminati Fondo
scavo e Pareti - del novembre 2006.
Materiali di Riporto
Le modifiche apportate dalla Legge 108/2021 hanno reso necessaria la pubblicazione delle LINEE GUIDA SNPA n°46/2023 per la corretta gestione dei Materiali di Riporto nei siti oggetto
di procedimento di bonifica - approvate con Delibera del Consoglio SNPA n° 210/23 del 07/06/2023.
Il documento intende fare chiarezza sulle modalità di individuazione, campionamento, analisi, limiti di riferimento e gestione dei risultati analitici in termini di elaborazione dell'
Analisi di Rischio sito specifica per tale peculiare matrice.
Indagini e monitoraggio Soilgas
Il campionamento e l'analisi dei gas interstiziali di un sito contaminato sta riscontrando un interesse sempre maggiore fino a divenire, negli ultimi tempi, un importante step procedurale nella Caratterizzazione dei siti contaminati.
Conseguentemente è cresciuta l'esigenza di disporre di Linee Guida per il campionamento ma soprattutto di precisi riferimenti in merito all'utilizzo dei dati derivanti dall'analisi dei soil gas.
SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente), dopo un lungo lavoro di concerto con le ARPA, nel novembre 2018 ha pubblicato i documenti di seguito elencati indispensabili per fare luce sul tema.
2018.11.17 - Pubblicata la tanto attesa "Procedura operativa per la valutazione e l'utilizzo dei dati derivanti dalle misurazioni dei gas interstiziali nell'analisi di rischio dei siti contaminati".
2018.11.16 - Pubblicato il manuale tecnico
"Progettazione del monitoraggio di vapori
nei siti contaminati" focalizzato specificatamente sull'analisi dei gas interstiziali (e non sulle analisi di aria ambiente indoor o outdoor), comprensivo delle appendici:
- “Appendice A – Campionamento di gas interstiziali (soil gas survey) in modalità attiva”
- “Appendice B – Misure di flusso (flux chambers) in modalità attiva”
- “Appendice C – Sistemi di monitoraggio passivo del soil gas”
In alcune particolari circostanze, ove le condizioni emissive non siano note a priori, può risultare interessante procedere con uno screening preliminare utilizzando le camere di accumulo che consentono nell'arco di un paio di giorni di investigare fino ad un centinaio di postazioni di rilievo in modo da stabilire quali siano i punti critici sui quali poi focalizzare i rilievi dei soil gas con le metodiche sopra illustrate.
2018.10.03 - SNPA - Pubblicato sul sito dell'ISPRA il manuale tecnico Metodiche analitiche per le misure di aeriformi nei siti contaminati.
Nell’ambito delle attività del GdL SNPA è stato sviluppato, in collaborazione con le ARPA, il software ROME Plus che rappresenta lo strumento ufficiale validato da SNPA per l’applicazione delle indicazioni tecniche riportate nei predetti documenti. Il software ROME Plus è liberamente scaricabile dal seguente link ed è in grado di operare in due modalità: calcolare il rischio derivante da misure effettuate sui soilgas e calcolare il rischio da misure effettuate in camera di flusso.
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